INTERVISTA A MAX FAGIOLI, PSICHIATRA FLATULENTE
Signor Max, lei sostiene che l'omosessualità non è una
identità, giusto?
L'omosessuale nega il desiderio, nega se stesso, aspira alla
morte.
Signor Max, che rapporto ha con il suo buco del culo?
Solo escrementizio, e a volte mi prude.
L'amore deve stare alla larga dal buco del culo?
Ovvio, l'amore è affermazione, pulsione vitale, nel buco
del culo c'è solo buio, è un vicolo cieco.
Teoria molto interessante. Senta Max, si potrebbe anche
dire che l'omosessuale è antibergsoniano?
Ottima intuizione, l'evoluzione creatrice, lo spirito
vitale, nel buco del culo s'infogna, perde il suo
slancio! Bravo, lei potrebbe essere un mio allievo.
Grazie, quale onore! Tornando al culo, se io fossi un
nichilista, e ne avrei tutto il diritto, potrei prenderlo
nel culo senza per questo sentirmi privo di identità?
Mi scusi?
I nichilisti possono prenderlo nel culo?
Devono prenderlo nel culo!
E questa non è una identità?
No, è una depravazione, io sono un utopista, al buco del
culo preferisco il non-luogo.
Ma il buco del culo, proprio in ragione della sua vacuità,
della sua assenza-presenza, non potrebbe essere considerato
un luogo utopico?
Senta, io ho studiato psichiatria, con la filosofia mi ci
trovo meno, che vuole che le dica?
Ma l'identità non si nutre anche di negazioni?
No!
Come ha detto?
No!
Ah, arrivederci.
p.s.
In fondo, molto meglio il caro Zambello, sarà meno
chic, meno guru, ma è più simpatico.
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