Data la tua nota caratteristica di postare a raffica per far sciftare i commenti sgraditi... te lo ricommento qui:
Comunque sulla troia convengo. Però, mi pare che si possa fare un ragionamento, o sommo: cioè, a tua mamma piacevano i cazzi? E magari pure tanto? Te lo ha detto lei? Ne avete parlato dei cazzi che s'è presa nella sua lunga vita? O magari, tu sai che tua madre di cazzo ti ha detto, a te, di averne preso solo uno, quello del tuo paparino adorato. Cioè, le sarebbero piaciuti? O le sono piaciuti?
Facci sapere, perché sai, c'è una certa differenza. Perché allora il tuo ragionamento sulle troie non quadra per niente. A te le troie piacciono, sicuramente, ma mi sa tanto e come al solito se non sono la tua dolce cara mammina. Che magari tu pensi non lo sia, lo dai per scontato.
Forza, vate del cappuccino con brioche ripiena, illuminaci con le novelle tue. O sei a dieta?
Spiegami, o divino, come si può fare un commento osceno su di te, qui, se ci riesci. Hai sdoganato tu, ogni forma di bestialità e perversione, te ne sei vantato, dicendo che la poesia è anche questo. Dimmi, o supremo, come può un comune mortale raggiungere le tue vette di oscinità, che tu chiami poesia. Dicci, o magnifico, che siccome noi non siamo poeti, ma tu sì, a noi non è concesso di parlar di oscenità, ne di giudicare, ne di proferire parola alcuna ne pro ne contro, su quello che la tua augusta mano digita sulla tastiera.
Djè Farì, tira un'altra bella scorreggiona con la boccucia tua dolce comm 'o zucchero. Ma va a fanculo.
Si sente sempre un certo puzzo di misoginia quando si dà dell’assassina alla figura della madre per il semplice fatto di dare la vita con il baco della morte inserita. Ma la donna è solo un mezzo, è solo un tramite con la complicità più o meno presente dell’uomo, qualcun’altro ha creato il programma. Quindi eventualmente il termine di assassino lo si deve dare a ciò che ha creato il tutto. E poi assassino designa colui che toglie la vita ad un altro con violenza, premeditazione di uccidere, raptus, rabbia. Quindi, come al solito, è stato utilizzato un termine poco idoneo sia x il parto che per la madre. Se dovrai tornare polvere non è colpa della madre, e pure del padre, ma di qualcosa di più potente. Puoi inveire contro il Creatore se vuoi...o contro il big bang, vedi un po’ tu. Ma per favore non partiamo nuovamente con una caccia alle streghe atavica, abbiamo il ben dell’intelletto (si spera) x non demonizzare ancora la donna per una caratteristica che le è stata impostata.
Egli è a scanso di responsabilità. Egli è. Egli può. Dire, stradire e ribaltare quelli che chiama assunti poetici. La colpa è nostra che stando qui a ribadire gli diamo ragione. Al pirla. Non meno di noi.
Anche io sono, anche io posso, responsabilità alcune si scansano alcune si prendono. Ribadendo si dà voce alla propria ragione....perché no? se si ha tempo e voglia. Un diario a più mani, a più menti....per superare i limiti dei preconcetti.
10 commenti:
Stesso problema di calvizie?
Se vuoi gli presento mia sorella.
Data la tua nota caratteristica di postare a raffica per far sciftare i commenti sgraditi... te lo ricommento qui:
Comunque sulla troia convengo.
Però, mi pare che si possa fare un ragionamento, o sommo: cioè, a tua mamma piacevano i cazzi? E magari pure tanto? Te lo ha detto lei? Ne avete parlato dei cazzi che s'è presa
nella sua lunga vita? O magari, tu sai che tua madre di cazzo ti ha detto, a te, di averne preso solo uno, quello del tuo paparino adorato. Cioè, le sarebbero piaciuti? O le sono piaciuti?
Facci sapere, perché sai, c'è una certa differenza. Perché allora il tuo ragionamento sulle troie non quadra per niente. A te le troie piacciono, sicuramente, ma mi sa tanto e come al solito se non sono la tua dolce cara mammina. Che magari tu pensi non lo sia, lo dai per scontato.
Forza, vate del cappuccino con brioche ripiena, illuminaci con le novelle tue.
O sei a dieta?
E poi:
quali commenti osceni, Farina? Su di te???
Spiegami, o divino, come si può fare un commento osceno su di te, qui, se ci riesci.
Hai sdoganato tu, ogni forma di bestialità e perversione, te ne sei vantato, dicendo che la poesia è anche questo.
Dimmi, o supremo, come può un comune mortale raggiungere le tue vette di oscinità, che tu chiami poesia. Dicci, o magnifico, che siccome noi non siamo poeti, ma tu sì, a noi non è concesso di parlar di oscenità, ne di giudicare, ne di proferire parola alcuna ne pro ne contro, su quello che la tua augusta mano digita sulla tastiera.
Djè Farì, tira un'altra bella scorreggiona con la boccucia tua dolce comm 'o zucchero.
Ma va a fanculo.
Comunque, mia sorella è questa:
https://www.google.com/imgres?imgurl=https%3A%2F%2Fupload.wikimedia.org%2Fwikipedia%2Fit%2Fc%2Fc9%2FLa_poliziotta_della_squadra_del_buon_costume.edwige_fenech.jpg&imgrefurl=https%3A%2F%2Fit.wikipedia.org%2Fwiki%2FEdwige_Fenech&docid=G-frA1Ue6cNNOM&tbnid=P9z7bR89ZJ6-EM%3A&vet=10ahUKEwib1-jGubHjAhVPAWMBHaCdC3oQMwg4KAwwDA..i&w=640&h=352&bih=625&biw=1366&q=edwige%20fenech%20immagine&ved=0ahUKEwib1-jGubHjAhVPAWMBHaCdC3oQMwg4KAwwDA&iact=mrc&uact=8
Ti basta?
Si sente sempre un certo puzzo di misoginia quando si dà dell’assassina alla figura della madre per il semplice fatto di dare la vita con il baco della morte inserita. Ma la donna è solo un mezzo, è solo un tramite con la complicità più o meno presente dell’uomo, qualcun’altro ha creato il programma. Quindi eventualmente il termine di assassino lo si deve dare a ciò che ha creato il tutto. E poi assassino designa colui che toglie la vita ad un altro con violenza, premeditazione di uccidere, raptus, rabbia. Quindi, come al solito, è stato utilizzato un termine poco idoneo sia x il parto che per la madre. Se dovrai tornare polvere non è colpa della madre, e pure del padre, ma di qualcosa di più potente. Puoi inveire contro il Creatore se vuoi...o contro il big bang, vedi un po’ tu. Ma per favore non partiamo nuovamente con una caccia alle streghe atavica, abbiamo il ben dell’intelletto (si spera) x non demonizzare ancora la donna per una caratteristica che le è stata impostata.
Egli è a scanso di responsabilità. Egli è. Egli può. Dire, stradire e ribaltare quelli che chiama assunti poetici. La colpa è nostra che stando qui a ribadire gli diamo ragione. Al pirla. Non meno di noi.
Anche io sono, anche io posso, responsabilità alcune si scansano alcune si prendono. Ribadendo si dà voce alla propria ragione....perché no? se si ha tempo e voglia. Un diario a più mani, a più menti....per superare i limiti dei preconcetti.
Magari inizia a scrivere NE in modo giusto e poi parliamo.
Ma di che cazzo vuoi parlare?
La tua mammina li ha presi o no un bel po' di cazzi?
Su, su... dicci. O lo dobbiamo chiedere al tuo fratellino?
Quanta acidità è meschinità in questi anonimi, si annullano
con le loro minchiate, questo è positivo
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