venerdì 28 giugno 2013

I SUOI OCCHI


I suoi occhi non sono occhi ma qualcosa 
che non so capire, a volte sembrano due
calabroni incastonati nel suo volto, pronti
a prendere il volo per pungerti la bocca.

Fanno paura i suoi occhi come fa paura 
la bellezza che lacera, che fa gemere tutto
il creato. Non sono verdi ma i suoi occhi sono
foreste pluviali per chi ha sete di tormento.

Quando ride i suoi occhi diventano due
tigri albine, e quando beve e fa oscillare 
il bicchiere nella sua mano i suoi occhi sono
lo specchio di ogni ebbrezza terrestre. 

Quando fuma i suoi occhi si fanno nuvola,
tempesta sulle ferite del desiderio, tuono
che agita sinfonie nel sangue, e chi la guarda
si perde, si ritrova e poi si perde ancora. 

Ma di chi sono i suoi occhi? 

Nessun commento: