Ho atteso la Notte, anche la mia notte per commentare con delicatezza e semplicità questo Film Sublime del Maestro Ricky Farina. Vorrei avere accanto a me,nel mio letto di dolore, le Parole più belle da donare a chiunque voglia riconoscere qualcosa di se stesso contemplando questo Capolavoro, sussurrato nella Bellezza e nell' Eleganza di una Notte del suo Autore, il Prodigioso Riccardo Farina. Io non ho le parole adeguate per fare questo, però egualmente scrivo e ricordo... Siamo stati tutti giovani, una volta. Tutti abbiamo ricevuto un piccolo, innocente aiuto da erbe benigne che i mediocri chiamano Droghe. Voglio dire che soltanto la ricchezza interiore di Baudelaire ( qui presente..., nell' Immagine Sfondo del PC di Riccardo) riesce a pretendere qualcosa di più nella Ricerca di Immagini o Poesia. In questo Film, soprattutto all' inizio, molti sguardi sono generati tra i rami degli alberi o dagli alberi stessi. La forza di gravità nulla può se il Poeta si solleva aldisopra di sé, come dire - dentro di sé. E così è accaduto a ciascuno di noi,in una Notte trascorsa tra amici, negli Istanti di Quiete, dopo aver tanto parlato e riso, scherzato e bevuto e fumato. Sono stati i nostri Istanti Perfetti, il nostro piu segreto Tesoro. Ma nel Film è soprattutto lo Sguardo potentissimo di un Genio ( Ricky Farina) a fare la Differenza. Tanti anni fa ero a Roma mentre Antonioni girava un Documentario ( ma molto, molto di più di un Documentario) sul Mosè di Michelangelo Buonarroti (probabilmente il più profondo Messaggio affidato alla Pietra). Antonioni non stava bene, non si sentiva bene, faceva interminabili pause. I suoi passi erano lenti e una delle sue mani era immobile, impedita dalla paralisi irreversibile. Durante la ripresa del Documentario il Maestro ne decise il Titolo : " Lo Sguardo di Michelangelo ", apparentemente riferito allo Sguardo del Buonarroti, in realtà lo Sguardo era lo Sguardo dell'altro Michelangelo, Michelangelo Antonioni. Ricordo bene un piccolo gesto: piano piano, il Maestro sofferente volle toccare delicatamente con la mano non paralizzata la Carne di Marmo del Mosè, guardandolo/a ... Così io, adesso,nel sollievo di un potente farmaco guardo, di Notte, il Miracolo della Luce e della Fotografia di Ricky, e sono tra i rami degli alberi e non ho freddo, né paura. E così entro nelle Immagini della sua Casa, accarezzo dolcemente Francois, mite e addormentato. Tutto è Silenzio e Quiete e Beatitudine di Colori e Luci magistralmente profuse in questo Film come in pochi altri Film del Nostro ma assolutamente di vertiginosa bellezza. Alla fine del Film lo stesso Ricky appare : gesti misteriosi della sua mano, quasi una danza, la " Danza " di Matisse dell' Hermitage... E l'' effetto ipnotico della musica, l' " odore " ( da noi immaginato ) soave dell " Hashish nella musica e negli immaginari passi di danza. Sì, è il Film stesso a danzare mentre l ' Universo riposa in un Sonno pacificato, senza più gli Incubi della Realtà, della violenza e dell'ingiustizia. Nessuno ci farà del male, in questo Film , lo stesso Nemico è fuggito, proprio ora... è lontano.
Ora il Film è finito. Io sono nel mio letto di dolore eppure... adesso, io mi addormento.
hai fatto bene a salvare questo commento di Claudio. purtroppo è accaduto (anche con me) che successivamente abbia cancellato alcuni suoi commenti o sue risposte a gradevolissimi dialoghi intercorsi fra noi. e ne sono rimasta dispiaciuta, perché incontrare una persona così delicata e rispettosa, una persona d'altri tempi, elegante e colta, mi consolava di altre brutture. mi piace leggerlo. ancor di più ascoltarlo. ma rispetto la sua libertà di gestire i suoi scritti come preferisce, perché ognuno di noi ha le proprie solitudini dentro le quali è impossibile fare entrare gli altri..
2 commenti:
CLAUDIO:
Ho atteso la Notte,
anche la mia notte
per commentare con delicatezza e semplicità questo Film Sublime
del Maestro Ricky Farina.
Vorrei avere accanto a me,nel mio letto di dolore,
le Parole più belle da donare a chiunque voglia riconoscere qualcosa di se stesso
contemplando questo Capolavoro, sussurrato nella Bellezza e nell' Eleganza
di una Notte del suo Autore,
il Prodigioso Riccardo Farina.
Io non ho le parole adeguate per fare questo,
però egualmente scrivo e ricordo...
Siamo stati tutti giovani, una volta.
Tutti abbiamo ricevuto un piccolo, innocente aiuto
da erbe benigne
che i mediocri chiamano Droghe.
Voglio dire che soltanto la ricchezza interiore di Baudelaire ( qui presente..., nell' Immagine Sfondo del PC di Riccardo)
riesce a pretendere qualcosa di più
nella Ricerca di Immagini o Poesia.
In questo Film, soprattutto all' inizio,
molti sguardi sono generati tra i rami degli alberi
o dagli alberi stessi.
La forza di gravità nulla può
se il Poeta
si solleva aldisopra di sé,
come dire - dentro di sé.
E così è accaduto a ciascuno di noi,in una Notte trascorsa tra amici,
negli Istanti di Quiete,
dopo aver tanto parlato
e riso, scherzato
e bevuto e fumato.
Sono stati i nostri Istanti Perfetti,
il nostro piu segreto Tesoro.
Ma nel Film
è soprattutto lo Sguardo
potentissimo di un Genio ( Ricky Farina)
a fare la Differenza.
Tanti anni fa
ero a Roma
mentre Antonioni girava un Documentario ( ma molto, molto di più di un Documentario)
sul Mosè di Michelangelo Buonarroti (probabilmente il più profondo Messaggio affidato alla Pietra).
Antonioni non stava bene, non si sentiva bene, faceva interminabili pause.
I suoi passi erano lenti e una delle sue mani
era immobile, impedita dalla paralisi irreversibile.
Durante la ripresa del Documentario
il Maestro ne decise il Titolo :
" Lo Sguardo di Michelangelo ",
apparentemente riferito allo Sguardo del Buonarroti,
in realtà lo Sguardo
era lo Sguardo dell'altro Michelangelo,
Michelangelo Antonioni.
Ricordo bene un piccolo gesto: piano piano, il Maestro sofferente volle toccare delicatamente con la mano non paralizzata
la Carne di Marmo del Mosè,
guardandolo/a ...
Così io, adesso,nel sollievo di un potente farmaco
guardo, di Notte,
il Miracolo della Luce e della Fotografia di Ricky,
e sono tra i rami degli alberi
e non ho freddo, né paura.
E così entro nelle Immagini
della sua Casa,
accarezzo dolcemente Francois, mite e addormentato.
Tutto è Silenzio e Quiete
e Beatitudine
di Colori e Luci
magistralmente profuse in questo Film
come in pochi altri Film del Nostro
ma assolutamente di vertiginosa bellezza.
Alla fine del Film
lo stesso Ricky appare :
gesti misteriosi della sua mano,
quasi una danza,
la " Danza " di Matisse
dell' Hermitage...
E l'' effetto ipnotico della musica,
l' " odore " ( da noi immaginato ) soave dell " Hashish
nella musica e negli immaginari passi di danza.
Sì, è il Film stesso a danzare
mentre l ' Universo riposa
in un Sonno pacificato,
senza più gli Incubi della Realtà, della violenza e dell'ingiustizia.
Nessuno ci farà del male,
in questo Film ,
lo stesso Nemico è fuggito,
proprio ora... è lontano.
Ora il Film è finito.
Io sono nel mio letto di dolore
eppure... adesso,
io mi addormento.
hai fatto bene a salvare questo commento di Claudio. purtroppo è accaduto (anche con me) che successivamente abbia cancellato alcuni suoi commenti o sue risposte a gradevolissimi dialoghi intercorsi fra noi. e ne sono rimasta dispiaciuta, perché incontrare una persona così delicata e rispettosa, una persona d'altri tempi, elegante e colta, mi consolava di altre brutture.
mi piace leggerlo. ancor di più ascoltarlo.
ma rispetto la sua libertà di gestire i suoi scritti come preferisce,
perché ognuno di noi ha le proprie solitudini dentro le quali è impossibile fare entrare gli altri..
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