venerdì 6 novembre 2009

POESIA INSOLITA


Un tumore nero, un cristallo, una ciocca di capelli.
La mia saliva nel vuoto di un grido.
Decomposizione della realtà, decomposizione
progressiva, incessante, strabordante.
La mente intrappolata in una scatola, e i tuoi
passi di tigre nel mio sangue veloce.
Non riesco a sognarti perché sei incarnata
nelle mie notti, fontana d'insonnia lucente.
E tutta la vita mi esplode fra le mani.
Non restano che frammenti di un destino.
Specchio in attesa di un'ombra, sorgente delle
mie lontananze, il tuo viso è un rasoio
di bellezza sovrumana, pericolosa bellezza,
foresta nuda del respiro, che mi sprofonda
nella languida ferocia del disincanto.
Un tumore nero sotto la pelle, un cristallo
nell'azzurro della debolezza. E una ciocca
di capelli, reliquia profumata di un amore
malato, così malato da essere vivo.
Ancora vivo.

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